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Foto San Lussorio Nuraminis

La Chiesa di Santu Xori  è situata in un’area recintata e curata dal punto di vista naturalistico, sul lato sinistro della SS 131 per chi viene da Cagliari, in una vasta zona segnata da sentieri non asfaltati che costeggiano campi coltivati. È presumibile che l’attuale edificio abbia le sue origini nel XVII sec.

Dal portico antistante la facciata si entra direttamente in un ambiente mononavato di forma rettangolare chiuso dalla parete presbiteriale. La facciata è munita di un piccolo oculo quadrilobato e sormontata da un campanile a vela. Lo stipite sinistro del portale meridionale conserva un particolare interessante: vi si trova un concio, con residui di intonaco, sul quale è incisa (leggibile solo parzialmente) una figura che parrebbe l’orma di un pellegrino.
La Chiesa custodisce soltanto due arredi un’acquasantiera e un imponente Altare in legno ligneo policromo realizzato secondo gli schemi canonici tra la fine del XVII e tutto il XVIII sec., alla base del paliotto si legge: DIE XIV MAIJ 1824.
Prospiciente all’altare ligneo campeggia la moderna mensa d’altare che riproduce i motivi decorativi e i colori osservati nel paliotto dell’Altare ligneo dove è riporta un iscrizione “21 agosto 2002” (DIE XXI AUGUATUS 2002).

“le feste principali  sono: la prima per il titolare della parrocchia/e […]; la seconda  per S. Lussorio, più notevole della precedente sotto tutti i rispetti, che occupa due giorni il 21 e 22 agosto. Nel giorno 20 trasportasi processionalmente il Simulacro del Santo dalla Parrocchiale alla Chiesa rurale […],donde in simil modo riportasi nella mattina del 23, con l’accompagnamento solito de’ miliziani. Le donne devote si onorano di appendere al Simulacro i loro più preziosi gioielli […]. Per questa solennità si nominano ogni anno 5 compagnie, la prima di due ammogliati, la seconda di due nubili, la terza di pastori, la quarta di due mastri, la quinta di due soci agrari (hominis de accordiu), e ciascuna di queste deve dal proprio e dalla questua che faccia nella rispettiva classe, comprare un palio per i quattro premi, tre a’ cavalli maggiori e uno a’ polledri della corsa del primo giorno; e per l’unico di quella del secondo che deve darsi da’ compagni agrarii a quello che vince la prova tra molti cavalli di sella che in quello corrono”(Città e villaggi della Sardegna dell’800 Angius/Casalis) “FESTA: 21 AGOSTO”


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